Se volete conoscermi un pochino di più, potete ascoltare la puntata di "Matteo Caccia racconta" su Radio24 alla quale ho partecipato con il mio racconto "La stronza".
Ecco il link.
Negli ultimi mesi ho sentito parlare più volte dell'ingresso nell'Età dell'Aquario.
Pare che sia un tempo speciale questo, un tempo in cui, noi "fortunelli", stiamo transitando verso una nuova Era.
Pare che ci vorrà un po', perché il passaggio da un segno all'altro è un fluire di energie, ma secondo gli astrologi, sembra proprio che l'Era dei Pesci stia volgendo al termine.
Per quello che mi riguarda l'Era che è finita è quella dei Gatti, perché in questi giorni, con grande dispiacere, ho detto addio anche al mio amato Furio.
Lui e Freeda erano arrivati nel 2009, li avevo trovati a distanza di pochi mesi l'uno dall'altra e incredibilmente, dopo quasi 12 anni di "onorato servizio", se ne sono andati entrambi. Freeda lo scorso aprile e Furio in settimana.
Quando Ester, a dicembre del 2017, mi parlò della "parola dell'anno", la ascoltai incuriosita. Invece di fare la solita lista di buoni propositi per il nuovo anno, che magari a fine gennaio hai già rinnegato peggio di Giuda, si trattava di scegliere una parola, una sola, che funzionasse da guida. Una specie di indicatore di direzione, uno strumento per tenere viva l'intenzione su quello che avresti voluto vivere e realizzare nel corso dei 12 mesi successivi.
Quando ero una bimba, la sera del 24 dicembre, dopo cena, a casa mia arrivava Babbo Natale in persona.
Lo aspettavamo, trepidanti, in tre: io, mia sorella e mio cugino.
Anche quell'anno, ad un certo punto della serata, si sentì suonare il campanello... La mia tensione raggiunse livelli quasi insopportabili e finalmente il babbo andò ad aprire il portone: era lui!
"Son già le sette nell'aria c'è un suono... è Magda forse che suona il piano..." cantava Bennato negli anni '70.
Ma no, non si tratta di Magda, bensì di Furio, che non è il mitico personaggio - marito di Magda nel film di Verdone - ma il mio gatto.
Canzone e film, miagolio e suono della sveglia del cellulare, si mescolano confusamente tra loro, mentre, con fatica, cerco di uscire dall'oscura selva del sonno.
La mia regione è diventata aranc##### anzi no, rossa (e vaffanculo). E io grigia.
Questa nuova ondata di restrizioni mi mette a dura prova. Nel corso dell'edizione primaverile della quarantena sono stata piuttosto creativa ma ora temo di aver terminato le riserve e di non possedere più risorse per gestire la seconda stagione.
Come procedere?
La comunicazione nelle relazioni è un tema che mi affascina moltissimo e allo stesso tempo mi dà da fare.
Un modo davvero originale di comunicare qualcosa, che forse non sapeva nemmeno di conoscere, lo trovò mia figlia anni fa.
La casacca della mia nuova divisa del lavoro è chiusa, sul davanti, da una fila di bottoncini automatici.
A fine giornata mi dà una gran soddisfazione toglierla aprendola con entrambe le mani in un colpo solo. Come un maniaco esibizionista che spalanca a sorpresa l'impermeabile, mi mostro a me stessa grazie allo specchio dello spogliatoio.
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