La stanza degli ospiti


Ho creato questo spazio per gli amici
che con i loro racconti passano di qui...

 
Accadono episodi in cui sei in difficoltà, disarmata e non sai che pesci pigliare, ma senti che qualcuno lassù c'è veramente e per di più pensa pure a te, perché poi puntualmente succede qualcosa che ti tira fuori da quella situazione... e in tempi immediati, magari non come credevi o potevi immaginare tu, ma l'Universo ha un'enorme fantasia condita da una riserva spumeggiante di ironia.
Come quella volta in cui mi ero avventurata per fare un corso di piante officinali a Collepardo, e convinta che avrei trovato tutti i collegamenti che mi necessitavano facilmente, sono salita nei tre treni fiduciosa e una volta arrivata alla stazione di Frosinone, chiedo per un autobus per Collepardo e salgo ignara del fatto che l'autobus mi avrebbe lasciato a due km dal luogo in cui effettivamente si svolgeva il corso..
Chiedo all'autista  per un eventuale altro autobus ma mi dice non esiste nel pomeriggio, mi rassegno quindi a scendere e a fare eventualmente autostop, cosa che tra l'altro mi sconsigliano di fare... sconsolata mi rendo conto che i monti Ernici per una questione di altitudine sono in alto altrimenti non si chiamerebbero monti, e quindi mi farò due kilometri annaspando a  piedi in salita, non passa anima viva  e arriverò minimo con un'ora di ritardo alla mia prima lezione..
Ebbene, come dal nulla appare un'auto che si avvicina  e si ferma, all'interno c'è un ragazzo che mi chiede se stessi andando al corso di erboristeria - che ce l'ho scritto in faccia?!?- e io lancio un "siiii" entusiasta intuendo che può aiutarmi... stavo parlando nientepopodimeno che con il figlio dell'erborista che ci avrebbe fatto il corso, e mi dice che di li' a qualche minuto sarebbe passato un giardiniere che sarebbe salito proprio a Collepardo e avrebbe potuto darmi un passaggio così da risparmiarmi la fatica! Avrebbe pensato lui ad avvertirlo.
Raggiante per la prontezza del mio angelo custode ringrazio di cuore e aspetto l'arrivo della mia carrozza di salvataggio... che si materializza in un'Ape 50 straripante di piante di ogni genere che si accosta e mi fa salire. Lasciando perdere il fatto che ci sono piante pure sul lato passeggero, che tengo in braccio il mio zaino e che c'è un'azalea tra me e il giardiniere che di lì a poco avrebbe piantato tutto quel ben di Dea, con un sorriso di gratitudine a 32 denti arrivo in tempo per la lezione e mi sento una miracolata!
Altro episodio degno di nota qualche tempo dopo, è una notte di febbraio e sto andando in ospedale a fare la notte a mio padre. La mia auto di allora che fino a quel momento aveva funzionato tanto bene, in salita e presso una curva emette uno strano suono di sferragliamento e si ferma senza aver nessuna intenzione di ripartire. Non mi resta che scendere a posizionare il triangolo di emergenza e tentare di chiamare mio fratello che è in ospedale, quando in quel momento si fermano due gentiluomini che mi aiutano a spingere la macchina di lato dalla strada dove tra l'altro c'è un vivaio (...le piante sono sempre con me!) che prende l'insolito nome dal luogo, "Il salto del prete".
In quel momento si ferma un'altra auto da cui scende un ragazzo che ci aiuta a spingere, spiego l'accaduto e l'ultimo intervenuto mi dice che sta salendo verso il paese e che se voglio può accompagnarmi in ospedale. Come non accettare....!
Quando nel tragitto mi dice che è il prete del paese, dapprima sono incredula ma poi inizio a sbellicarmi dalle risate all'idea che un ragazzo giovane in borghese con marcato accento perugino che tutto mi sembra tranne che un prete, si sia fermato alle 22.30 di una notte buia e tempestosa proprio al Salto del prete per darmi il provvidenziale passaggio per raggiungere mio padre....!
 
Ma non penseremo mica che l'Universo dispensa solo angeli e bambagia! 
Anni dopo arriva il tempo di sperimentare l'altra faccia della medaglia, la messa alla prova! 
Una mite sera di novembre con Valerio, Teresa e Viola decidiamo di andare a crogiolarci a delle note terme libere toscane. Una volta parcheggiato, scendiamo a piedi, nel semibuio notiamo che ci sono due persone in una delle vasche, ci spogliamo ed entriamo nella vasca più grande mentre allestiamo, visto che non abbiamo cenato, il nostro banchetto fatto di stuzzicherie varie e vino a bordo vasca.
La temperatura è perfetta, ci raccontiamo un po' di noi e nel frattempo arriva una coppia che dicono essere in vacanza, così scambiamo qualche battuta, condividiamo le nostre vivande e ci godiamo l'atmosfera tra acqua calda terapeutica, alberi, visuale del paese.
Sto raccontando le mie quando dall'altra vasca, quella in cui c'erano fin dall'inizio due persone, tra il vapore dell'acqua e la penombra emerge una figura maschile che chiama il mio nome.
Deglutisco. Ma è proprio QUELLA voce?! No, non puo' essere, come mi faccio suggestionare, oh. Il tipo che ha quella voce è la mia ultima frequentazione fuori dagli schemi, Flavio,che sta con una tedesca che vive in Germania da un sacco di tempo ma sono una coppia poliamorosa, per cui possono avere anche altre relazioni senza intaccare il loro rapporto perchè la loro è una forma di non monogamia consensuale e responsabile.
Impossibile che sia lui perchè ci eravamo visti una settimana  prima noi due, e mi aveva  detto che sarebbe andato in Liguria per una decina di giorni con la sua compagna scesa dalla Germania appositamente, ecchecavolo, dieci giorni non erano mica passati...
Tutti questi ragionamenti nel raggio di un nanosecondo.. riesco infatti ad essere in perfetta tempistica per rispondere comunque al mio interlocutore "Chi sei? Nella penombra non ti riconosco.."
"Flavio" 
Eccerto. Flavio. Chi, senno'? Asmodeo sulle rive Mar Rosso? 
Ora capisco. Ecco Lilith che arriva da dietro di me. Con il cerchio delle 13 lune, in cui esploriamo i miti archetipici femminili collegati alle relative lunazioni, l'avevamo appena accolta il giorno prima con la nuova lunazione e lei era lì in quel momento, a tutti gli effetti ed effetti speciali. 
Per chi non la conoscesse, il mito di Lilith compare prima ancora che nell'Antico Testamento, nelle antiche religioni ebraiche  e mesopotamiche come prima moglie di Adamo, che preferì abbandonare il paradiso terrestre piuttosto che soggiacere alla volontà di Dio e di Adamo.
La cultura medievale non ci mise molto a trasformare la figura di Lilith in un demone che, ribellandosi, prese il volo e si rifugio' sulle rive del Mar Rosso.
Mi avvicino  quindi a quelle che sono diventate le rive del Mar Rosso attraversando la vasca dalle acque sulfuree infernali, e il demone maschile ha effettivamente le sembianze di Flavio. In veste di colei che sa quello che sta facendo, gli chiedo come va e mi dice  "siamo rientrati in anticipo dalla Liguria proprio stasera ed essendo di passaggio abbiamo pensato di fermarci alle terme".....e, indicandomi la figura femminile alle sue spalle appoggiata a bordo vasca, fà: "lei è Regula".
Ah, si, Regula..certo! e come ti chiama in intimità? Reggy?? Ula?? Piacere, io sono la nuova partner del tuo partner!
E invece la voce di Eva, che sembra uscire da non so quale parte del mio corpo, rispetta tutte le regole della buona educazione e dopo che i poliamorosi mi raccontano della loro raccolta di olive ligure e Valerio inizia ad offrire loro il nostro banchetto come fossero amici da una vita, inizio a rammentare che Luisa Francia nel suo libro 'Le 13 lune'mi aveva avvertito, Lilith è la nera, beffarda, spietata, è la mia ombra.
 Esattamente come a lei apparve mentre aveva tra le labbra una coscia di pollo per ricordarle che è troppo semplice mangiare un animale il cui lavoro sporco è stato fatto da qualcun altro, allo stesso modo non aveva perso occasione per crearmi la situazione in cui potessi verificare se veramente fossi consapevole di cosa volesse dire calarmi nei panni di una storia non monogama....
Un conto è saperlo, un conto è vederlo!! Eccheccaspita Lilith, e che si fa così??? Un po' di mezze misure per iniziare, no???
Al rientro, in macchina, finalmente sgorga tutta la sorgente in ebollizione di pensieri e parole che tenevo a bada nel bagno alle terme piu' indimenticabile e infernale della mia vita.. e mentre ci chiediamo se il nostro caro Flavio applichi veramente eticità e rispetto degli accordi nel suo rapporto di coppia, e ridiamo dell'improbabilità dell'accaduto, e Teresa si complimenta con me per la mia perfetta recita di controllo della situazione, mi chiedo quanto sia convinta di continuare la frequentazione ora che Lilith me ne ha mostrato il lato oscuro....
e il tutto si risolve nella battuta di Viola.. fai uno strappo alla regUla!
Mi piace pensare che Lilith si sia presentata puntuale all'appuntamento per farmi ascoltare la sua tentazione, per mettere in discussione la mia polarità luce-ombra, perchè io decidessi quale polarità di me far prevalere senza abbandonare completamente l'altra.
Il mio strappo alla regUla era decidere in presenza  e consapevolezza, che se le mie regole fino a quel momento erano state piu' orientate verso rapporti amorosi tradizionali, potevo aprire questo nuovo spiraglio di attrazione, inglobazione ed evoluzione.
Uscire dagli schemi e provare nuovi sentieri per sentirci a nostro agio nella nostra vita è arricchente e ci dà una sensazione di libertà senza confini....ma il concetto astratto di libertà si misura poi nel concreto quando micro e macrocosmo si incontrano..la vita è un essere cosciente e tutto è collegato. Angeli e demoni sono tra noi e si manifestano, soprattutto se andiamo ad indagare nel nostro inconscio e toccare elementi chiave come potere, libertà, rispetto.
Come diceva Galilei "Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella"!