Nei foglietti illustrativi dei farmaci sono descritte col nome di "effetti collaterali", tutte quelle reazioni non previste o non desiderate, e non per forza nocive, che potrebbero presentarsi dopo averli assunti.
Mi sono chiesta tante volte se succeda la stessa cosa anche nella vita.
Sappiamo che ogni nostra azione ha una conseguenza ma esistono pure gli effetti collaterali?
La prima volta che ho pensato una cosa del genere è stata qualche anno fa, dopo una serata DEVASTANTE che provo a descrivere.
Avere un figlio di 20 anni comporta che la tua casa sia piena dei suoi amici nei momenti meno opportuni.
Avere scelto di rendere la zona giorno di quella tua casa più spaziosa, abbattendo pareti e togliendo porte, quando ancora i figli non c'erano e non sapevi che poi ci avresti abitato da sola con loro, comporta che attualmente il muro di Berlino ti sembra troppo basso e la muraglia cinese troppo corta. Comporta inoltre la disagevole rivelazione che le porte sono un'invenzione meravigliosa e che tu ne hai troppo poche!!
Quella sera, ad esempio, se tu avessi mantenuto l'interno del tuo appartamento cosi com'era quando è stato costruito negli anni '70, oltre ad aver risparmiato un bel po' di soldi, avresti acceso la televisione e ti saresti potuta guardare la replica della replica della replica del film che adori, in santa pace.
Invece, siccome l'hai voluta ristrutturare, ecco che un'amico di tuo figlio (che chiameremo amico A), passando dalla cucina per prendersi una birra dal frigo, può raggiungerti senza impedimenti sul divano e raccontarti, visto che tu fai la fisioterapista e lui lo sa (IMPORTANTE: appuntarsi di non dire mai più a nessuno che mestiere fai), di avere un-dolore-in-un-punto-preciso-proprio-sotto-la-scapola-sinistra, mentre tu vuoi solo frullarti il cervello davanti alla tv.
E quando ti chiede di dare un'occhiata alla sua schiena e tenta di togliersi il maglione, tu, ignara ancora una volta delle conseguenze delle tue azioni, per trovare un compromesso accettabile, gli dici di sedersi per terra davanti a te. Lo toccherai due minuti, troverai dov'è che gli fa male e te la caverai consigliandogli di tornare domani per un massaggio.
QUESTO È QUELLO CHE SUCCEDERÀ.......tu pensi.
Povera illusa!!!
In effetti lo cominci a toccare sopra il maglione continuando a guardare la tele, ma poi quando sfiori la contrattura, l'amico A si alza di scatto e bianco come uno straccio ti dice: "Non mi sento per niente bene!".
Lo vedi sudare mentre cammina avanti e indietro e lo fai rimettere immediatamente seduto nella stessa posizione di prima.
Gli parli per distrarlo quando improvvisamente lui sviene .
SVIENE!!
S V I E N E !!
Urli disperatamente chiamando tuo figlio che arriva di corsa con l'amico B dalla camera.
Ti fai passare il telefono per chiamare il 118 ma l'amico A si riprende.
Telefoni comunque ai suoi genitori perchè vengano, nonostante le sue proteste dato che è convinto di essersi solo appisolato un attimo.
Sei sconvolta.
Anche tuo figlio e l'amico B lo sono.
Non capisci come sia potuto accadere, quale possa essere la causa del malore!
Intrattieni l'amico A , in attesa dell'arrivo dei suoi genitori e guardi con occhi nuovi le tue mani pensando a Mario il bagnino, il personaggio di Panariello e alla "potenza nei bracci" ma vieni di colpo riportata alla realtà da tuo figlio che, con lo stesso tono disperato che hai usato tu poco prima, ti chiama dal bagno.
Corri e corre anche l'amico A dietro di te.
La scena è apocalittica: per terra, sul pavimento del bagno c'è l'amico B svenuto!!
Ehhhhhhh!!!
Ma che cazzo succede???? Oddio!! Altro che super poteri..questi si sono intossicati con qualcosa! Aiutoooo!! Che avranno preso???
Voglio un maschio alfa adulto che sappia cosa faree!! Uno che mi dica: "Spostati che ci penso io. E' tutto sotto controllo!".
Fantasie idiote di una mente nel panico!
È chiaro che non esiste uno così nella nostra galassia!
Ti aspetti di vedere pure tuo figlio perdere i sensi mentre afferri di nuovo il telefono e chiami i soccorsi. Intanto i tre ragazzi (anche l'amico B si è ripreso) ti ballettano davanti una ridicola coreografia, dicendoti che non c'è bisogno di niente perché stanno tutti bene.
Tu non senti ragioni e sequestrata dalla paura ti chiudi a chiave in camera tua, PERCHÉ LI UNA PORTA C'È, e intrattieni una surreale conversazione col medico del 118.
Conversazione che comincia con te che ordini "Ora lei mi deve ascoltare!" e finisce con "....li tenga in osservazione e se succede qualcos'altro ci richiami" da parte del dottore.
La diagnosi telefonica è crisi vaso-vagale, per l'amico A da dolore intenso (intenso??!!) e per l'amico B da spavento.
Questi ventenni di oggi!!!!
Dopo un po' la serata FINALMENTE finisce.
Tu vai a dormire con 10 anni di vita in meno e ripensi ad una frase del Dalai Lama che dice più o meno cosi: “Se avrete compiuto delle azioni positive, allora le conseguenze saranno altrettanto positive, se vi impegnate in azioni negative le conseguenze saranno altrettanto negative. E’ questo il rapporto tra causa ed effetto. Ogni azione che produce felicità è positiva. La distinzione tra positivo e negativo passa solo attraverso il giudizio sugli effetti".
Sì ma.. sugli effetti-effetti o anche sugli effetti collaterali?
Mentre stai scivolando nel sonno però, ti ricordi anche una scritta che hai visto su un muro da qualche parte e che ti sembra di maggior impatto a livello di efficacia e cioè:
"IL KARMA VI FARÀ IL CULO".