È arrivata un pomeriggio di novembre di 11 anni fa. Non l'ha portata la cicogna ma un più moderno suv, che al momento del nostro incontro era parcheggiato di fronte ad un supermercato.
Un gruppo di persone armeggiava intorno al cofano come un'agitato staff di ostetriche e ginecologi riuniti per un parto difficile.
Lei era nel motore.

I gatti lo fanno di rifugiarsi da quelle parti. È un posto caldo e riparato ma estremamente pericoloso per le loro vite.
Il proprietario dell'auto uscì dal supermercato con la spesa e si avvicinò alla macchina preoccupato.
"Che succede?" chiese ad un ragazzo accucciato vicino ad una ruota.
"Sentiamo miagolare disperatamente", gli rispose.
Il proprietario apri lo sportello e poggiò le buste sul sedile mentre con noncuranza disse: "Ah si, son tre giorni che sento un miagolio".
Io passavo di lì proprio in quel momento. Mi fermai inorridita dalle sue parole e feci in tempo a vedere una pallina di pelo bianco e nero uscire da sotto il suv e schizzare come un razzo tra le altre macchine parcheggiate.

Improvvisamente si scatenò una specie di surreale ballo di gruppo.
Il ragazzo della ruota corse dietro al gattino. Si era tolto il cappotto con l'intento di buttarglielo sopra nell'eventualita' che l'avesse raggiunto e urlava: "di quaaaa", incitando qualcuno ad aiutarlo nella cattura. Tre o quattro persone lo seguirono correndo, anche loro coi cappotti in mano.
Qualche secondo dopo il ragazzo si immobilizzo' e indicando un'altra zona del parcheggio urlo': "di laaaa'..." e parti' di corsa un altro gruppetto con giacche e giubbotti in mano.
Antiche memorie di una canzone dello Zecchino d'oro avanzavano nella mia mente cercando di tradursi in parole mentre guardavo quella pazza coreografia.
Nel frattempo anche altre persone si erano fermate a vedere. Fosse stato il 2020 (prima della quarantena) avrebbero tirato fuori i cellulari credendolo un flash mob!

Si era radunato un certo pubblico e il tipo che era con me pensò fosse il caso di esibire le sue doti sensibil-atletiche partecipando attivamente al salvataggio del micio.
Nella confusione due cose si resesero evidenti: il suv era sparito, e io avevo recuperato il motivetto!
Al suono di "Il Matador chi e'? Torero Camomillo il matador tranquillo che dorme appena può.."  il mio tipo aveva raggiunto il gatto (che poi avremmo scoperto essere una gatta) e tenendolo tra le mani lo sollevò ricordando con il gesto e la postura Rafiki che alza Simba ne "Il re leone".
Tutti applaudono.

Lo raggiunsi in veste di compagna del vincitore ma lo trovai che diceva parolacce. La piccola pallina di pelo aveva difeso strenuamente la sua liberta' e lo aveva graffiato a sangue sulle mani.
Non l'ho mai ringraziata abbastanza. 

 

Freeda - parte 2a

 

 

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